IL TERRITORIO
Nerola è un piccolo borgo medievale situato in posizione pittoresca su un alto sperone al confine tra le province di Roma e Rieti, lungo la statale Salaria, arroccato intorno al suo antico e imponente Castello, che dal punto più alto del colle domina uno dei passi dal quale gli antichi Sabini entrarono e si insediarono nella prospiciente pianura del fiume Tevere, fondandovi alcune città tra cui Cures, l’antica capitale. Si trova a nord di Roma, compresa tra il fiume Tevere, i monti Sabini, i monti Lucretili, la valle reatina e la regione umbra. Un’antichissima tradizione fa derivare il nome di Nerola dal celebre imperatore romano Nerone, la cui effige è stata assunta ad emblema del Comune. Essendo Nerola collocata a 450 metri di altitudine, è stata considerata in passato un punto strategico di forza, tanto da essere utilizzata dai difensori del patrimonio della Chiesa durante le invasioni longobarda e saracena. Proprio a causa di queste invasioni Benedetto Crescenzi, il signore di Nerola, fece edificare nell’anno 1000 lo splendido castello che ancora oggi domina il paese e che, dopo aver più volte cambiato proprietario, passò nel XV secolo alla famiglia Orsini. Fu proprio la moglie del Principe Flavio Orsini, Anna Maria di Tremille, che intorno al 1680 introdusse in Francia l’acqua di Nerola o “Nerolì”, un olio estratto dai fiori di arance selvatiche che ancora oggi è usato in farmacologia e nella cosmesi. Su tutta la Sabina domina la coltura dell’olivo, protagonista indiscusso che l’antico popolo dei Sabini incominciò a coltivare molto prima della fondazione di Roma